Prima di scegliere come personalizzare scatole per colombe pasquali, così come per qualsiasi altro packaging alimentare personalizzato, è necessario chiarirsi le idee su come un semplice imballaggio può interpretare un messaggio, un’identità o anche una ricetta.
La colomba è un dolce tradizionale italiano che si gusta tipicamente durante le festività pasquali. Ha la forma di una colomba ed è simile nella consistenza al panettone, ma con ingredienti e lavorazione differenti. La colomba è infatti realizzata con un impasto un po’ più leggero rispetto al dolce natalizio, e decorata in superficie con cristalli di zucchero e mandorle.
Le origini
La prima colomba sembra risalga all’epoca longobarda e le due leggende che ne narrano la nascita vedono il coinvolgimento del re Alboino e del celebre monaco irlandese San Colombano. Se le storie sulla sua invenzione però sono piuttosto dubbie e non ci sono fonti certe che testimonino la veridicità dell’origine longobarda, è invece più certa la data in cui la colomba ha avuto la sua commercializzazione e le confezioni per colombe pasquali sono diventate protagoniste delle tavole italiane durante il periodo pasquale.
Intorno agli anni ’30 del Novecento, il pubblicitario Dino Villani che lavorava per la nota azienda dolciaria milanese Motta, pensò di lanciare sul mercato un dolce tipico per Pasqua, riciclando lo stesso tipo di impasto usato per i panettoni e utilizzando anche le stesse macchine. L’innovazione del dolce fu nella forma a colomba, da sempre simbolo pasquale, e la golosa intuizione quella di ricoprirlo con zuccherini e mandorle.
Tipologie di scatole per colombe pasquali personalizzate
Questi dolci pasquali sono spesso confezionati con incarti semplici e rustici per evidenziarne l’artigianalità, oppure impreziositi da speciali scatole per pasticcerie realizzate con materiali e finiture che ne esaltino l’alta qualità. La scelta dell’uno o dell’altro tipo di imballaggio è legata esclusivamente al target e al posizionamento dell’azienda. In ogni caso ne esistono numerose varianti.
Vediamo le varie tipologie di scatole per colombe pasquali più diffuse e qualche esempio da cui trarre ispirazione.
Scatole per pasticceria personalizzate
La variante forse più diffusa e anche più economica per confezionare una colomba pasquale è quella della tradizionale scatola per pasticceria composta da un’unica fustella in cartoncino facilmente montabile e trasportabile.
L’economicità e la semplicità di utilizzo sono di certo i suoi punti di forza indiscussi, al contempo però l’aspetto ne perde penalizzandone l’eleganza e la raffinatezza. Si può però lavorare per rendere anche questo tipo di scatola più originale, come ha fatto il laboratorio artigianale romano De Santis Santa Croce.

Scatola in cartone
Un’altra alternativa che vi proponiamo, e che in realtà nasconde moltissime varianti, è quella della scatola per colombe pasquali in cartone, sempre personalizzabile nella stampa ma anche nella tipologia di chiusura. Studiando delle fustelle ad hoc infatti si possono realizzare confezioni molto particolari e ricercate.
Partiamo da una versione più classica come quella della pasticceria Rinaldini che si caratterizza per la sua forma a parallelepipedo e una chiusura frontale. Da qui possiamo spaziare con delle chiusure, sempre frontali, ma più particolareggiate come quella del panificio Mulara o di Fiasconaro. Ovviamente si può sperimentare anche con scatole dalle forme più audaci come l’esagono, che ben si presta ad ospitare la tradizionale conformazione della colomba.



Scatola con coperchio
Una delle classiche scatole per colombe è quella con coperchio, molto funzionale per l’apertura e anche elegante da vedere. Un esempio è quella delle colombe artigianali de I Mori. Questa tipologia di confezione può essere poi arricchita con l’aggiunta di uno o due manici per il trasporto come troviamo ad esempio nelle confezioni delle colombe della Pasticceria Angelo Inglima.


Scatole per colombe pasquali con fascetta estraibile
Un vantaggio indiscutibile delle scatole per colombe con fascetta estraibile è il minor spreco di imballo e l’ottimizzazione della stampa. Si può ad esempio optare per una scatola in cartone riciclato e abbinarci una fascetta personalizzata con la grafica del prodotto. Questo permette di non dover necessariamente stampare la scatola (che ha un costo maggiore) ma soltanto la fascia, e al contempo utilizzare la scatola neutra per più tipologie di prodotto, sostituendo soltanto la fascetta estraibile a seconda della necessità.
Eccone un esempio con le scatole porta colombe della pasticceria Giotto. Se volete una personalizzazione maggiore potrete comunque stampare e rendere unica anche la scatola e sostituire soltanto la fascetta a seconda dei gusti della colomba. Un esempio perfetto di questa variante lo potete vedere nei packaging per colombe di Antonino Cannavacciuolo che utilizzano scatole con coperchio più fascetta, o quelli di Olivieri 1882 che uniscono l’utilizzo della fascia alla scatola con apertura superiore.



Incarto
Nonostante possa sembrare meno raffinato, in realtà molte pasticcerie di qualità decidono di utilizzare la carta regalo personalizzata o un tessuto come incarto per le colombe pasquali.
È l’esempio di Hausbrandt dove il pregiato incarto e il nastro in doppio raso impreziosiscono questo dolce, e il vivace fiocco ne simboleggia un sigillo di garanzia e qualità.

C’è chi, come Venchi invece, si affida ad un tessuto morbido ed avvolgente per restituire quel calore tipico della tradizione dell’arte pasticcera.

Scatola in latta
Oltre alla tradizionale scatola di carta o cartone, alcuni marchi di colomba pasquale possono offrire anche opzioni di confezionamento più elaborate, come scatole porta colomba in latta o riutilizzabili. Questi sono spesso commercializzati come versioni premium o di lusso e possono presentare elementi decorativi aggiuntivi.
Un esempio perfetto lo troviamo nella scatola porta colomba personalizzata Melegatti, il cui progetto grafico è stato disegnato dalla food and beverage branding agency Erba Cipollina.
