L’industria degli alcolici è uno dei settori più creativi quando si parla di confezionamento. Poiché il mercato è molto competitivo, i marchi tendono a sviluppare concetti di packaging per distillati in grado di catturare l’attenzione del consumatore attraverso soluzioni uniche e creative.
Quali sono le tendenze dei packaging per alcolici?
Secondo un recente studio della Pentaward, i colori brillanti, audaci e dirompenti, spesso in combinazione con grafiche minimal, sono una tendenza del design che probabilmente si espanderà sempre di più nei prossimi anni.
Questo perché l’impatto sociale della pandemia, l’attenzione mondiale sui cambiamenti climatici e le complesse politiche internazionali hanno creato un estremo desiderio di tempi più felici. Quindi i colori che indicano speranza e stabilità sono e saranno per un po’ in vetta all’agenda dei designer.
Strettamente collegato a questa riflessione sulle tendenze cromatiche è il rapporto dei consumatori con la natura. I lockdown mondiali hanno limitato per molto tempo l’accesso agli spazi naturali e poi in un secondo momento le severe misure per fermare la diffusione del COVID-19 hanno consentito alle persone di incontrarsi solo all’aperto. La natura ha significato quindi in un primo momento il bisogno di evasione e da un certo punto in poi un’oasi di sicurezza.
Considerando poi che il cambiamento climatico è uno dei temi centrali dei nostri tempi, l’aspetto naturalistico sembra aver influenzato le scelte e le tendenze anche nel design del packaging per distillati.

Soul84 Spirits, il nostro esempio.
A questo proposito vogliamo mostrarvi l’interessante lavoro di Soul84 Spirits, un nuovo brand di gin e distillati il cui progetto grafico è stato realizzato dal graphic designer Emanuele Serra, per cui abbiamo realizzato scatole, sottobicchieri e brochure .
Matteo e Javier, i fondatori di Soul84 Spirits, hanno iniziato questa loro avventura con due prodotti di punta, il gin Agapimù e il bitter Mérida, affiancati da due candele realizzate rispettivamente con le stesse profumazioni dei due alcolici.
Il tema centrale del loro storytelling è proprio la natura, per riagganciarci a quanto detto sopra, tanto che i due prodotti si ispirano alla storia immaginaria di due ninfe dei boschi.
La storia che vi raccontiamo è quella di ninfe danzanti, nate nello scorrere vivo dell’acqua, generate dalla sua magia e dalla sua forza. Figlie e madri di sorgenti termali che, nel loro pulsare vigoroso, fanno crescere attorno ad esse rigogliosi alberi da frutto, erbe e piante d’ogni tipo.
Si narra che, trasportate dai venti, durante il loro eterno fluttuare vicino alla sorgente, i rami, gli steli dei fiori, le piante e la natura tutta, si siano aggrovigliati a loro. E come in un tutt’uno l’acqua, le ninfe e la vegetazione si siano abbandonate in un meraviglioso vortice danzante.
Agapimù è una ninfa greca e il suo nome, che significa “amore mio”, rimanda al suo legame indissolubile con le piante che ad essa si avvolgono.Mérida è una ninfa guerriera, dedita a proteggere la natura che la accoglie. L’etimologia della parola è latina e significa “colei che ha raggiunto un posto d’onore”.
Queste le parole che raccontano la storia creata ad hoc per il gin e il bitter di Soul84 Spirits.

La freschezza vitale delle sorgenti, i piedi nudi nel bosco, il tiepido abbraccio del sole che fa capolino tra i tetti di foglie, il cadenzato scrosciare dell’acqua, i capelli mossi dalla carezza di un leggero vento, la danza alternata di fiori e piante. Vogliamo portarti proprio qui, il luogo dove le ninfe ci hanno ispirato. Dove tutto è armonia. È il luogo dei nostri ricordi più intimi, il luogo in cui ci siamo ritrovati a fantasticare sul nostro futuro e quindi su Soul84 Spirits.
Lo storytelling di questo progetto avvalora l’esigenza di naturale di cui oggi abbiamo tutti bisogno e che probabilmente cercheremo sempre di più anche come consumatori nei prodotti che scegliamo.

Come concretizzare però l’attenzione verso la natura?
L’immaginario non ha forza effettiva se non supportato da una decisa presa di posizione anche nelle scelte pratiche, come quella del packaging.
Insieme a Matteo e Javier abbiamo infatti scelto due carte ecologiche delle cartiere Fedrigoni e Favini rispettivamente per la realizzazione delle box e dei sottobicchieri.
La prima è la Fedrigoni Free life Merida Kraft.
Parliamo di carte e cartoncini di qualità ottenuti con il 55% di pura cellulosa ecologica certificata FSC®, il 40% di fibre di riciclo e il 5% di fibre di cotone.
Abbiamo utilizzato una grammatura da 320 grammi per la scatola contenente il bitter e le singole candele, mentre una da 140 grammi accoppiata con cartone alveolare per la scatola del gin e per le box fai da te contenenti tutto il kit.
Per queste ultime abbiamo progettato ad hoc una fustellata interna che potesse ospitare la bottiglia di liquore o distillato, il jigger in vetro, il sottobicchiere, la rispettiva candela e la brochure esplicativa di Soul84 Spirits.

Per quanto riguarda invece i sottobicchieri abbiamo scelto la carta Favini Shiro Eco da 350 grammi. Si tratta di un’altra carta composta dal 100% di fibre riciclate, riciclabile, biodegradabile, certificata FSC™ e a zero emissioni grazie alla neutralizzazione della CO2 residua.
Questo quindi un ottimo esempio di brand identity che punta a differenziarsi e di packaging per distillati sostenibile e in linea con la filosofia del marchio.
Se vuoi dare un’occhiata ad un altro nostro lavoro ti suggeriamo di leggerti l’articolo sulle scatole del gin di Bombay Sapphire progettate dall’artista Adriano Attus.