Il packaging sostenibile rappresenta oramai una scelta quasi obbligata per le aziende. Qual è il motivo? Molto semplicemente perché responsabilità sociale d’impresa significa che un’azienda è impegnata, non solo a generare profitti, ma anche a migliorare l’ambiente e la società, non a contribuire alla sua distruzione.
Le ricadute positive sull’ambiente di un packaging sostenibile sono evidenti. Ma questo tipo di approccio aziendale ha anche una ricaduta sull’immagine dell’impresa e sull’aspetto commerciale?
Secondo una ricerca di Trivium Packaging quasi tre quarti (74%) dei consumatori sono disposti a pagare di più per imballaggi sostenibili. Il rapporto, pubblicato ad aprile e sviluppato in collaborazione con Boston Consulting Group, ha intervistato i partecipanti proprio in merito alle preferenze relative al packaging e alla loro disponibilità a pagare di più per prodotti con confezioni ecologiche.
Questa indagine ha riscontrato che la maggior parte dei consumatori si identifica come “acquirente consapevole”, con più di due consumatori su tre che considerano il packaging sostenibile come valore fondamentale nelle loro scelte di prodotto. Del 74% che ha affermato che pagherebbe di più per imballaggi sostenibili, quasi un quarto è disposto a pagare un costo maggiore del 10% o più.

Ma come fare per improntare la propria azienda alla sostenibilità?
Ecco alcuni consigli che vi apriranno la strada verso una strategia di confezionamento prodotti ecologica e più sostenibile. E quindi più apprezzata, oltre che dall’ambiente, anche dal consumatore finale.
Usare meno imballaggi
Utilizzando meno componenti nella tua suite di imballaggio, stai sprecando meno risorse, meno spazio durante gli spostamenti e gravando meno sul cliente per quanto riguarda lo smaltimento. Quando progetti la tua esperienza di unboxing, cerca quindi di utilizzare la minor quantità possibile di imballaggi per spedire il tuo prodotto in modo sicuro e avrai un packaging sostenibile.
Spedisci in un pacco più piccolo
La riduzione delle dimensioni dell’imballaggio riduce i costi di spedizione, i costi dei materiali, le risorse e le emissioni lungo il percorso verso il magazzino di spedizione e il cliente.
In genere, esistono due strategie per la scelta delle dimensioni degli imballaggi. Una strategia consiste nell’utilizzare un’ampia gamma di dimensioni per ottimizzare i vari assortimenti di prodotti. Un’altra strategia è l’approccio “taglia unica”, utilizzando solo poche dimensioni di imballaggio.
Scegli una strategia in base alla tua linea di prodotti e ai modelli di ordine. Dai un’occhiata alle dimensioni attuali dei tuoi imballaggi e stima la quantità di aria che spedisci (spazio inutilizzato). Da lì, vedi se puoi perdere qualche centimetro sui tuoi contenitori o anche passare da una strategia all’altra per l’ottimizzazione.

Imballaggio monomateriale
Quando carta e plastica, o anche due tipi di plastica, vengono fusi insieme, non sono più riciclabili perché gli strati non possono essere separati nello smistamento. Affinché il tuo sia un packaging sostenibile cerca sempre di utilizzare un solo materiale in modo che sia riciclabile facilmente.
Usa meno materiale vergine
Più a lungo puoi mantenere i materiali in uso, meglio è. Più materiale riciclato usi, che si tratti di plastica o carta, meno risorse nuove utilizzerai dal pianeta. Utilizzare quindi partner di produzione con pratiche sostenibili è cosa buona e giusta. Le fabbriche hanno vari modi per praticare la sostenibilità: ridurre al minimo l’uso di elettricità o acqua, ottimizzare le macchine e persino la gestione del tempo.

I migliori partner per un packaging sostenibile
Per questo Favini è un ottimo esempio di partner che fa della sostenibilità un caposaldo sia nei processi di produzione sia nei materiali prodotti. Abbiamo proprio da poco stampato i packaging dei saponi solidi di Officina dei Saponi utilizzando la carta Favini Crush Mais.
La linea Favini Crush infatti è realizzata a partire da sottoprodotti di lavorazioni agroindustriali, che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero. In questo caso specifico parliamo di scarti di produzione di Mais, ma Favini utilizza anche residui di agrumi, uva, ciliegie, lavanda, olive, caffè, kiwi, nocciole e mandorle: tutte materie prime naturali che, salvate dalla discarica, vengono utilizzate per la produzione di queste esclusive carte dall’aspetto tattile originale.
L’aspetto interessante è che la linea Crush, oltre ad essere riciclata, è riciclabile più e più volte. Le scatole per sapone solido realizzate con Favini Crush quindi potranno essere riciclati dopo il loro utilizzo per produrre di nuovo altra carta. Il packaging riciclabile così non ferma questa lunghissima catena di sostenibilità.
Se vuoi approfondire e scoprire altri esempi di prodotti stampati con Favini Crush leggi questo articolo del blog.


