Intùiti non è un semplice mazzo di carte, è piuttosto un viaggio attraverso sé stessi. Non è un metodo per diventare creativi o per generare idee brillanti, ma uno strumento per capire come stimolare le proprie potenzialità facendosi domande e promuovendo la ricerca continua.
Spesso trovare un’idea a tutti i costi diventa frustrante e si rischia di cadere in un circolo vizioso che non porta in nessuna direzione. La pressione o metodi troppo schematici possono castrare la creatività. Intùiti invece “di forzarci a trovare un’idea, come succede con alcune tecniche come il brainstorming o la mappa mentale, invita a sedersi con calma e a sentire cosa abbiamo da dare, ricordando che creare deve essere una fonte di gioia e soddisfazione”.
Intùiti nasce come progetto del Politecnico di Milano, da un’idea di Matteo di Pascale, e rappresenta un nuovo modo per vivere il tema della Creatività, spesso trattato in maniera superficiale. Per sviluppare l’idea ci è voluto più un anno e mezzo di studio, progettazione e di rifinitura. Il team di sviluppo ha realizzato a mano tutti i disegni, successivamente digitalizzati per la produzione industriale. La prima produzione risale al 2013 finanziata interamente tramite Kickstarter.com.
Intùiti è composto da 78 carte e altrettanti stimoli visivi divisi in intùiti primari (22) e intùiti secondari (56).
I primi sono ispirazioni di più ampio respiro mentre i secondi sono suggestioni più specifiche. Ogni carta porta con sé una favola evocativa e un imperativo che favoriscono il processo di ispirazione.
La base di studio principale è l’analisi dei Tarocchi, se in questo caso le figure sono riferite agli archetipi, per Intùiti ogni carta riprende un modello di pensiero che appartiene alla nostra cultura trasformandolo in uno stimolo capace di mettere in moto processi creativi.
Design, Tarocchi, Numerologia e Psicologia della Forma si intrecciano creando un gioco che non ha la pretesa di trovare una soluzione o dare una risposta, ma di fornire uno strumento aperto e trasversale per stimolare l’atto creativo. Sono stati infatti utilizzati i princìpi della Gestalt per individuare gli stimoli visivi di ogni carta in modo tale che gli archetipi alla base fossero riconoscibili a livello emotivo.
Puoi adoperare intùiti come ti senti. Non ci sono regole precise. È uno strumento per il pensiero creativo basato su associazioni visive e immaginifiche, quindi non hai che da mescolare il mazzo, pescare una carta, e “lasciarla parlare”.