Recentemente abbiamo avuto il grande piacere in primis di stampare e in secondo luogo di partecipare alla presentazione del catalogo dell’artista Katsu Ishida, volume realizzato a cura dell’associazione di promozione sociale Tota Pulchra. Il Presidente Monsignor Jean-Marie Gervais, anche Prefetto Coadiutore del Capitolo Vaticano, ha infatti fondato questa associazione con lo scopo di dare ospitalità e promuovere artisti più o meno giovani attraverso l’organizzazione di eventi come mostre, esibizioni e concorsi.
La presentazione del volume si è svolta in un luogo di importanza storica e culturale per l’arte italiana e non solo, la Sala dei Cento Giorni all’interno del Palazzo della Cancelleria a Roma, oggi sede dei Tribunali della Santa Sede. Questa sala è chiamata così perché il Vasari per affrescarla interamente (circa 300 mq e rappresenta il ciclo di affreschi più esteso dell’artista) ricevette l’ordine di impiegarci soltanto cento giorni.
Il Palazzo della Cancelleria è tra i più sontuosi di Roma. È proprietà della Santa Sede e al suo interno ospita alcuni tribunali ecclesiastici, come la Penitenzieria Apostolica, la Segnatura Apostolica e la Rota Romana.
KATSU ISHIDA
L’artista celebrato con questo catalogo è Katsu Ishida, in pochi anni è diventato famoso in tutto il mondo, ha vinto undici premi in Giappone e ha già esposto in circa ottanta mostre internazionali. Ishida è pittore e fotografo e la sua filosofia creativa rappresenta un trait d’union tra l’arte contemporanea occidentale e quella tradizionale orientale. La sua particolarità inoltre è quella di stampare le sue foto su una carta che produce lui stesso, come fa anche per i pennelli e gli inchiostri.
«La carta Lokta che produco è di una qualità particolare, di tradizione nepalese. Per farla utilizzo essenze vegetali, frutti, radici e cortecce di piante, alberi e arbusti himalayani. Una tecnica che ho appreso a Kathmandu con David Kun, ora scomparso; un personaggio straordinario, legato alla famiglia reale nepalese. Con lui abbiamo fondato delle scuole – ventuno per l’esattezza – e una factory per tramandare questa tecnica quasi perduta, usata nell’antichità per scrivere i Mantra e i Sutra Buddhisti. Attività ora purtroppo sospese a causa del terremoto che ha devastato il Paese. È stata proprio la produzione di carta a ispirare questo passaggio della mia esistenza. Per me è fondamentale utilizzare prodotti privi di acidi e sostanze chimiche sia per i supporti delle mie opere sia per i colori che impiego. Una garanzia di resistenza nel tempo, oltre che di ossequio ad una forma di artigianato di alto valore». (tratto da SegnoOnline)
Il catalogo è stato stampato su carta patinata plastificata opaca da 300 grammi per la copertina e su una patinata opaca da 50 grammi per gli interni.
Per me è fondamentale utilizzare prodotti privi di acidi e sostanze chimiche sia per i supporti delle mie opere sia per i colori che impiego. Una garanzia di resistenza nel tempo, oltre che di ossequio ad una forma di artigianato di alto valore (Katsu Ishida)