La box di gennaio di Hoppípolla ha inaugurato il nuovo anno con una importante novità. Da questo mese in poi al suo interno non troverete più il pieghevole illustrativo del suo contenuto, ma un piccolo e ben curato magazine.
Alcuni contenuti tracciano una linea di continuità con il passato, quindi ritroviamo la descrizione dei prodotti contenuti nella box, l’intervista del mese, l’almanacco con la parola intraducibile e la citazione letteraria. Tra le novità invece in questo primo numero potrete leggere un interessante articolo sulla street art viennese, un racconto breve e l’infografica realizzata da Studio Mistaker, parte del progetto di data visualisation studiato con gli amici di Hoppípolla per il calendario 2019.
La tematica di questa box apre l’anno nuovo con una domanda cruciale: “ciascuno è artefice del proprio destino?”. Quale miglior argomento per dare inizio ad un percorso di crescita sempre più intraprendente?
La foto di copertina infatti ci parla di un fato ineluttabile (non dimentichiamo che tra gli altri prodotti della scatola c’è anche il meraviglioso mazzo di Tarocchi di Marco Brancato): qualunque bicchierino solleveremo il nostro destino è segnato, troveremo sempre e comunque la nostra pallina.
La nostra storia seguirà più volte corsi inaspettati e indipendenti dalla nostra volontà, ma non dimentichiamo di avere comunque la pallina in mano e con quella potremo decidere quando e come è il nostro turno di giocare.
Anche in questo caso abbiamo avuto il piacere di occuparci della stampa di questa nuova sfida di Hoppípolla.
Il magazine ha un formato chiuso di 14.8×21 cm (aperto 29.7×21 cm) ed è composto da 32 pagine (esclusa copertina). Sia interno che copertina sono stampate su carta usomano, differenziandosi semplicemente per la grammatura; se infatti le pagine interne sono di 120 grammi, la copertina ha uno spessore di 250 grammi.
La rilegatura è a due punti metallici, ideale per opuscoli che hanno una bassa foliazione.
Stampa 4+4 sia per interni che per la copertina.